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[OT] il garante contro lo spamming politicizzato

giuditta a yoda.ing.unibs.it giuditta a yoda.ing.unibs.it
Ven 9 Feb 2001 15:55:15 UTC
Dato che anche questa ml e' stata soggetta a spamming politico vi fara'
piacere leggere questo articolo tratto dal Giornale di Brescia di oggi
visibile fino a mezzogiorno di domani al link
http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2001/02/09/02,SECONDA/T4.html


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Vietate senza il consenso dei destinatari
Il Garante blocca le e-mail elettorali
 
      ROMA -  necessario il consenso degli interessati per mandare,
tramite posta elettronica, messaggi dai chiari contenuti elettorali. La
decisione  del Garante per la privacy Stefano Rodot chiamato in causa da
alcuni cittadini che si erano lamentati per avere ricevuto nelle proprie
caselle di posta elettronica messaggi elettorali inviati da
unassociazione. Con unaggravante: limpossibilit di cancellarsi dalla
mailing list del mittente. O, in alcuni casi, di essere stati costretti a
reiterare pi richieste di cancellazione, come ha spiegato la stessa
Authority.  vera e propria violazione della privacy, ha tassativamente
spiegato, cos, il Garante. E ha aggiunto: il solo fatto che ci sia qualche
associazione, o privato, che conosca gli indirizzi di posta elettronica
non consente di per s linvio generalizzato di e-mail (il cosiddetto
spamming), di qualunque contenuto siano i messaggi, compreso quello
politico-elettorale. Ci tanto pi se gli indirizzi vengono raccolti
attraverso appositi software di ricerca di coloro che utilizzano la posta
elettronica. Il Garante ha anche posto un obbligo allassociazione
denunciata: leliminazione dai suoi archivi degli indirizzi di coloro che
hanno richiesto la cancellazione dei loro dati e di astenersi
dallutilizzare ulteriormente i dati personali relativi ai cittadini che
non abbiano espresso un consenso alla loro utilizzazione per finalit di
comunicazione politica. Secondo lAuthority, inoltre, quel consenso pu
essere richiesto agli interessati anche attraverso modalit semplici.
Lassociazione contestata - per meglio spiegare il modo in cui aveva
ricevuto gli indirizzi e-mail - aveva sostenuto di avere trovato i circa
400 mila nominativi attraverso un programma in grado di archiviare
indirizzi di posta elettronica collocati sulle pagine web rintracciabili
in rete senza alcun sistema di protezione. 
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