Una sfida: qualcosa si muove.
Salvatore Fiorillo
sfiorillo a hotmail.com
Sab 3 Feb 2001 16:06:00 UTC
Rieccomi.
Grazie a quanti hanno risposto al mio msg.
Dalle Vs. risposte le cose + importanti emerse sono state:
1) possibile utilizzo di prodotti commerciali non gratuiti ma più idonei
2) necessità di un collegamento fra gli interessati tramite un sito web
3) continuità del progetto da garantire anche ad obiettivo raggiunto
4) estensione o restrizione dei partecipanti
Dunque, prima di tutto vorrei che fosse chiaro che, almeno per ora, non c'è
finanziatori al progetto.
Ho pensato di lanciare quest'idea perchè trovo assurdo che un servizio
informatico come quello che riguarda il LAVORO sia ancora alla presitoria.
All'inizio ho parlato di sfida e quest'è: non c'è nessun motivo per cui uno
debba accettare se non quello di fare qualcosa di utile. Credo fermamente
che se questo progetto arrivi al tragurado, ciò sia un segnale forte tanto
per chi stanzia soldi quanto per chi li riceve.
Questo è solo un invito, forse il primo ed unico nel suo genere, rivolto ad
una comunità informatica. Tutto quello che se ne può ricavare è prestigio e
soddisfazione personale, niente di più (ammesso che non importi a nessuno il
costo sociale dell'altra faccia del problema).
Scusate l'inciso ma è per una persona in particolare ;-)
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Per i problemi esposti sopra mi pare di capire che intanto c'è diversa
gente, anche professionalmente impegnata, disposta a collaborare. E questo è
un fatto che va nel senso sperato.
a) Qualcuno mi ha proposto di rivolgermi a società che operano già con la
P.A. : se permettete questa strada va evitata almeno per ora. Il Ministero
paga già qualcuno, da 4/5 anni, per fare questo lavoro e se non l'ha ancora
scaricato vuol dire che c'è qualche motivo.
b) Il progetto è simile a quello di una procedura di tenuta della
contabilità dove una serie di norme regole dei meccanismi relazionali:
attribuendo o negando diritti alle persone. Prima di approfondirlo vorrei
estendere l'invito ad altri uffici del lavoro per vedere se c'è gente
disposta a dare una mano nella definizone delle procedure amministrative
(che sono parecchie)
c) Carlo O. (un I.T. manager) mi ha parlato di macchine IBM (verso le quali
non ho nessuna preclusione, anzi) e di WebSphere. Sono d'accordo con te, ma
qui il problema sono anche i costi. Comunque, se puoi, fammi avere un'idea
delle cifre di cui si sta parlando: non è detto che non si trovi qualche
sponsor.
d) Forse sono troppo burocratico ma vi chiedo di inviarmi insieme alle
vostre risposte anche la disponibilità o meno ad essere citati.
e) per quanto riguarda il sito web per i collegamenti ci possiamo
attrezzare: c'è qualcuno disposto ad ospitarci ?
f) per la garanzia di continuità del progetto credo che lo stesso dipenda
dagli esiti: con un meccanismo di partecipazione aperta e definita nella
scrittura delle procedure penso che si è liberi di contribuire, migliorare o
sospendere la partecipazione alla redazione del sorgente (che sarà
ovviamente pubblico).
Attenzione: se ci sono persone che non sono dei programmatori o lo sono ma
gli interessa partecipare in altro modo al progetto, fatemelo sapere. Di
sicuro ci sarà bisogno di amministrare anche il flusso delle informazioni,
monitorare le attività, redigere le definizione delle procedure.
Ancora grazie a tutti
Salvatore Fiorillo
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