linux user group brescia

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> Pero` era proprio qua che volevo andare a parare: Internet come
>    collaborazione, scambio di idee... pare pero` che gli idioti ci
>    siano sempre stati, da che mondo e` mondo... e onestamente, se
>    avessi avuto la possibilita` di affacciarmi ad Internet a quindici,
>    sedic'anni, non so che fine avrei fatto... Un po' come se, invece
>    di prendere la patente a 23 anni, con in mano una 500, l'avessi
>    presa a 18, con un 3000 fra le mani...
>
Il problema e' che internet nel giro di 7 anni e' passata da una
 comunita' essenzialmente accademica e ristetta a qualchecosa cui ha
 accesso il 60-70% della popolazione dei paesi industrializzati.
[A margine: il responsabile di tutto questo e' sicuramente in buona
 parte il web... mi ricordo quanto pareva sorprendente la 
 prima versione di mosaic... (netscape e' venuto dopo, anche se quello e'
 stato quanto ha determinato la diffusione del tutto);
 d'altro canto la valutazione immediata 
 era stata "poco piu' di gopher, ftp e un visualizzatore
 di testo e immagini tutti integrati fra di loro: bello ma tutto 
 sommato inutile!"]
 E' logico che, statisticamente, il numero di idioti in circolazione
 sia aumentato in modo NON lineare con la quantita' di connessioni.
 Risultato: si collabora con chi si conosce; si cerca di verificare le
 idee e i risultati pubblicati (`visto su internet' non e' certo 
 garanzia di bonta') con metodi esterni o attraverso controlli incrociati
 [ad es. il xxx.lanl.gov contiene spesso materiale interessante; 
  una pagina su aol.com ha valore nullo per definizione], etc. etc.
 In piu' i problemi di sicurezza sono divenuti estremamente pressanti ...
 avere uno sconosciuto, possibilmente senza la piu' pallida idea di 
 che cosa sta facendo, che si aggira sul tuo computer (e quindi e'
 sotto la TUA responsabilita') non e' una buona cosa, credimi...

Ciao,
 lg